XXIII. Kit era rimasto come incantato con gli occhi spalancati e fissi a terra, parimenti incurante della stretta tremante del signor Bronzi da un lato della cravatta e della pressione più ferma della signorina Sally dall’altro, benchè quest’ultima costrizione fosse in sè stessa non poco incomoda, giacchè quell’affascinante donna, oltre a fargli sentire di tanto in tanto contro la gola il fastidio delle nocche delle dita, lo aveva afferrato nel primo impulso con una stretta così vigorosa che egli, pur nello sconcerto e nello scompiglio dei pensieri, non potè non provare uno spiacevole senso di soffocazione. Rimase in quell’atteggiamento tra il fratello e la sorella, docile e passivo finchè non ritornò il signor Swiveller con una guardia di polizia alle calcagna. Il funzionario, naturalme