XXIX. Riccardo Swiveller, svegliandosi la mattina, si accorse, pian piano, d’un bisbiglio nella camera. Affacciandosi fra le cortine, egli vide il signor Garland, il signor Abele, il notaio e il signore scapolo, raccolti intorno alla marchesa, e in grave conversazione con lei, ma in tono molto basso, perchè si temeva senza dubbio di disturbare il malato. Egli non perse tempo ad avvertirli che quella precauzione era inutile, e tutti e quattro i signori s’avvicinarono subito al letto. Il vecchio signor Garland fu il primo a stendergli la mano e a domandargli come si sentisse. Riccardino stava per rispondere che si sentiva molto meglio benchè necessariamente debole, quando la piccola infermiera, facendo scostare i visitatori e facendolo levare sul guanciale, come gelosa del loro intervento,