Capitolo 22

2316 Worte

22 HARPER Dio. Reed. Era… quello era… non riuscivo a pensare. Riuscivo solamente a sentire. Sentire il suo corpo che premeva contro il mio. Sentire il suo calore, la sua forza. Sentire la sua intensità, il suo desiderio per me. Come aveva fatto quell’uomo a superare ogni singola difesa che avessi eretto? Come faceva a vedere cose che nessun altro vedeva? Perché mi voleva, poi? Conosceva ogni singolo pezzo rotto di me ed era ancora qui. Certo, avrebbe potuto essere per il sesso, ma mi aveva toccata e non aveva mai chiesto nulla in cambio. Nemmeno adesso— Gemetti, un verso basso e profondo, venendo con forza. Venendogli tutta addosso. Lui non si fermò, leccando e baciandomi l’intimità mentre il miglior orgasmo della mia vita svaniva lentamente. Ero rilassata—il più grande eufemismo di

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