La relazione di questo doloroso incidente aveva intanto portato padrone e domestico all’abitazione del signor Perker. Lowten, tenendo la porta semiaperta, discorreva con un uomo dall’aspetto depresso e dal vestito logoro, con le scarpe senza punte e i guanti senza dita. Portava sul viso emaciato le traccie della privazione, del dolore, quasi della disperazione. Avea coscienza della sua povertà, perchè si tirò da parte nell’ombra del pianerottolo, all’avvicinarsi del signor Pickwick. – È dispiacevole assai, – disse sospirando il pover’uomo. – Già, – fece Lowten scribacchiando il suo nome sullo stipite della porta e cancellandolo poi con la coda della penna. – Gli volete lasciar detto qualche cosa? – Quando credete che potrà tornare? – domandò l’altro. – Non si può sapere, – rispose Lowt