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AVERY
Due avventure da una notte con gli stessi tipi. Era una specie di record. Tipi, al plurale, decisamente, ma era la cosa delle due volte a fare effetto. Mi avevano lasciata a casa dei miei sul tragitto verso l’ospedale per animali. Avevo sperato che i miei genitori fossero già andati al lavoro per evitare ogni genere di domanda terrificantemente personale riguardo alle mie attività notturne, ma non fu così.
Erano a casa. E stavano litigando.
«-almeno fallo dove nessuno se ne accorge,» disse mia madre, con voce seccata. Abbastanza forte da raggiungermi dalla cucina.
Mi chiusi silenziosamente la porta alle spalle, togliendomi la giacca.
«Ti prego,» controbatté mio padre. «Tutti quelli che lavorano in hotel sulla settima sanno di te e del tuo bambolotto.»
La mamma rise, per quan
