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EMORY
Mi svegliai lentamente, inizialmente sentendomi incredibilmente comoda e al caldo, ma poi rendendomi conto che la mia testa non si trovava su un cuscino, bensì appoggiata su una spalla. La spalla di Gray. La parte frontale del mio corpo era appiccicata a lui. Era caldo, ma duro ovunque, i suoi muscoli come acciaio sotto la mia pelle liscia. Gray era sdraiato sulla schiena e profondamente addormentato ed io colsi l’occasione per guardarlo. Ci eravamo solamente tenuti per mano e baciati e non l’avevo mai visto spogliato. Quella era la prima volta che scorgevo il suo corpo e potevo farlo liberamente dal momento che la luce sul comodino era accesa, offrendo un debole bagliore alla stanza. Aveva un accenno di barba scuro sulla mandibola, le ciglia e le sopracciglia altrettanto scure.
