Passavo il tempo libero in quella casa, e con quella famiglia. Provvedevo da solo alla mia colazione, con un panino da un penny e latte per un penny. Per cenare, la sera, tenevo un altro panino, e un briciolo di formaggio su un ripiano particolare di una particolare credenza. Ciò creava un buco nei miei sei o sette scellini, lo so bene; stavo al magazzino tutto il giorno, e quei soldi dovevano durarmi per tutta la settimana. Ricordo inoltre che dal lunedì mattina fino al sabato sera non c’era nessuno che mi offrisse consigli, avvertimenti, consolazione, assistenza, aiuto di alcun genere, e tutto questo è vero come è vero che spero di andare in paradiso!
Ero così giovane e infantile, e così poco adatto – come potevo essere altrimenti? – a sobbarcarmi del carico intero della mia esistenza,
