Capitolo XXXIII - Beatitudine-1

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Capitolo XXXIII - Beatitudine Per tutto quel tempo avevo continuato ad amare Dora, e più che mai. Il pensiero di lei era il mio rifugio nella delusione e nell’angoscia, e mitigava un po’ le cose, anche la perdita del mio amico. Più compativo me stesso, o gli altri, più cercavo consolazione nell’immagine di Dora. Maggiore era l’accumulo di falsità e problemi nel mondo, più brillava e più era pura la stella di Dora alta sul mondo. Non credo che avessi un’idea definita sulla provenienza di lei, o sulla sua parentela con un ordine più alto di esseri; sono però sicuro che avrei respinto con indignazione e disprezzo la nozione del suo essere semplicemente umana, come qualunque altra giovane signora. Se posso esprimerlo così, ero impregnato di Dora. Non ero solo innamorato pazzo di lei, ma ne e

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