– Voi mi perdonate! – ripetei, con disprezzo. – Sì, e non potete farci nulla, – disse Uriah. – Pensare che venite ad attaccare me, che sono sempre stato vostro amico! Ma non ci può essere una lite senza due parti, e io non sarò una di quelle. Sarò vostro amico nonostante voi. Così adesso sapete ciò che vi aspetta. La necessità di proseguire quel dialogo (la sua parte che era molto lenta; la mia velocissima) a bassa voce, perché la casa non venisse disturbata a quell’ora impossibile, non migliorò il mio umore; anche se la mia foga stava diminuendo. Dicendogli solo che mi aspettavo da lui ciò che mi ero sempre aspettato, e che non ero ancora mai rimasto deluso, gli aprii la porta, come se fosse stato una grande noce da rompere, e uscii dalla casa. Ma anche lui dormiva da un’altra parte, ne