CAPITOLO XII Urbi et orbi Una volta risolte le problematicità di ordine astronomico, meccanico e topografico si dovette cominciare ad affrontare quella del denaro. Era necessario, infatti, per la realizzazione del progetto, procurarsi una somma enorme: non solo nessun privato, ma neppure nessuna nazione poteva disporre dei milioni necessari. Il presidente Barbicane decise, dunque, nonostante l’impresa fosse americana, di farne una questione di interesse universale e di chiedere a ciascuna nazione la propria collaborazione finanziaria, essendo allo stesso tempo diritto e dovere dell’intero pianeta Terra partecipare alle vicende del suo satellite. La sottoscrizione che si era aperta in tal senso si estese da Baltimora al mondo intero, urbi et orbi. Questa sottoscrizione doveva riuscire