Marc sentiva delle voci disperate, urgenti, e delle mani che toccavano il suo corpo.
C’erano dei rumori attorno a lui. Era un elicottero? I soccorsi? Aprì la bocca per chiedere, consapevole della presenza di qualcuno che continuava a chiamarlo. Non riuscì a emettere nessun suono e scivolò nell’oscurità.
Ancora una volta fu il dolore a fargli riprendere i sensi; la sensazione delle sue dita strette forte da una mano calda e rassicurante. Khalid. Lui era lì, l’aveva trovato. Tutto sarebbe andato a posto. Marc avrebbe voluto lottare contro la nebbia che lo intrappolava e parlare perché lui capisse che era consapevole della sua presenza.
“Fate quello che dovete, qualunque cosa, ma salvate mio marito.”
Ancora una volta lui cercò un contatto con lui, ma venne nuovamente fagocitato dall’oblio
