– Lo so per prova, – disse Sam; – c’è di quelli che le tengono sempre pronte, e non hanno che da aprire il rubinetto per farle scorrere a volontà. – Sì, – rispose Job; – ma queste cose qui non le si fingono così di leggieri, signor Weller, e costa assai più fatica l’apparecchiarle. Così dicendo, accennò alle sue guance sparute, e rimboccando la manica del soprabito, mise in mostra un braccio che pareva come se l’osso si potesse spezzare con un colpo, così era secco e fragile di sotto alla sottilissima superficie di carne. – O che diamine vi siete fatto? – domandò Sam rabbrividendo. – Nulla. – Come nulla? – Non ho fatto nulla per molte settimane di fila, non ho nemmeno mangiato e bevuto. Sam non diè che un’occhiata sola a quel viso emaciato e a quell’abito logoro, e quindi afferrando