Quelli di fuori se la cavarono alla meglio, come i loro posti comportavano. Allegri e discorsivi al principio di ciascun rilievo, si facevano pigliar dal sonno e dalla noia lungo la via, per tornare, in prossimità dell’arrivo, desti e di buon umore. C’era un giovanotto con un pastrano di guttaperca che fumava sigari senza smettere un momento; e un altro giovanotto con indosso una specie di pastrano in caricatura che ne accendeva molti dei sigari e sentendosi evidentemente poco bene dopo la seconda boccata di fumo li buttava via quando gli pareva che nessuno lo guardasse. C’era poi un terzo giovane a cassetta che pretendeva intendersi di cavalli, e un vecchio dalla parte di dietro che era versatissimo in agricoltura. C’era poi una successione costante di nomi e di nomignoli in giacche grigi