“Questo giuoco andò via via diventando frenetico; l’organo suonava e suonava sempre più forte e sollecito, e i folletti saltavano più rapidi e focosi, facendo capriole e salti mortali, e rimbalzando sulle pietre sepolcrali come palle elastiche. Il cervello del sagrestano girava e girava vorticosamente con la rapidità del moto che aveva sott’occhio, e le gambe gli tremavano sotto, e gli spiriti gli passavano a torme davanti, quando ad un tratto il re dei folletti lanciandosi alla volta di lui, lo pigliò pel collo, e si sprofondò con lui nelle viscere della terra. “Quando Gabriele Grub ebbe tempo e modo di ripigliare il fiato, che la rapidità della discesa gli aveva mozzato, si trovò in una specie di ampia caverna, circondato da tutte le parti da turbe di folletti, brutti e arcigni; nel cen