L’indomani, mentre stava facendo l’opera sua nella bottega del barbiere, fu richiesto il fattorino per andare nella casa in faccia. Ruben andò recando seco gli ordigni del suo umile mestiere, ma invece di un avventore ammalato trovò un gentiluomo che sorrise al vedere tutti quegli arnesi. — Non vi ho mandato a cercare per fare il barbiere, disse lo straniero in inglese, sebbene dal suo accento si scorgesse che era di altra nazione, ma per parlarvi del suono del violino che intesi la scorsa notte. È vero che il suonare eravate voi? — Sì, signore, rispose Ruben tremante dall’incertezza. — Chi vi ha insegnato? — Nessuno; ho imparato da me. — Allora voi amate la musica? — Con tutta l’anima mia! sclamò il giovane con entusiasmo. Lo straniero si fece raccontare da Ruben la storia sua e qu
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