Le mie urla di disperazione fecero accorrere spaventata Domitia seguita da alcuni servi, vedendomi piangere in quel modo mi chiese che cosa mi fosse accaduto. Cercando di calmare i miei singhiozzi e con fatica nell’esprimermi, la misi al corrente della visita di mio padre e del suo addio. Domitia si rese conto della mia sofferenza cercava di farmi rialzare da terra ma non ci riusciva così si fece aiutare dai servi e, molto premurosa nei miei confronti, mi invitò a dormire nella sua stanza per non farmi rimanere sola. Acconsentii, avevo bisogno di stare in compagnia altrimenti quell’addio sarebbe stato ancor più devastante. Ci sdraiammo ambedue sopra il letto e ci abbracciammo, Domitia mi stringeva tra le sue braccia con affetto e cercava di consolarmi con parole affettuose, finché sf