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GABE
Tucker portò Abigail su per le scale e nella sua camera da letto. Io li seguii, ma tenendomi un po’ a distanza, per paura di potermi prendere un calcio visto quanto lei si stava dimenando.
«Mettimi giù!» esclamò.
«Volentieri,» ribatté Tucker, lasciandola cadere sul letto.
Lei rimbalzò e tornò su pronta ad alzarsi, ma noi ci mettemo a entrambi i suoi lati, bloccandola.
«Non voglio essere punita,» replicò lei, scostandosi i capelli dal volto. Era bellissima quando si agitava, ma ciò non ci avrebbe impedito di farle imparare la lezione.
«Io non volevo perdere dieci anni di vita vedendoti agitare una pistola di fronte ad un pazzo,» dissi.
«Io non volevo scoprire che ci hai tenuto nascosto un segreto così grande e pericoloso,» aggiunse Tucker.
«Io non volevo scoprire che fossi
