Sulla parola Fui svegliato, o meglio fummo svegliati, dato che vidi anche la sentinella drizzarsi di soprassalto dallo stipite della porta contro il quale si era appoggiata, da una voce chiara e cordiale che ci chiamava dal margine del bosco. «Ohé, del fortino!» gridava. «C’è qui il dottore.» Era lui, infatti. Ma la gioia di riascoltare quella voce non fu senza amarezza. Ricordando la mia insubordinata condotta e vedendo in mezzo a quale compagnia e tra quali pericoli m’aveva gettato, arrossivo di vergogna e non osavo guardare in faccia il nuovo arrivato. Doveva essersi alzato quando era ancora buio, perché proprio ora cominciava a schiarire. Mi affacciai a una feritoia e lo vidi dritto, come Silver l’altra volta, e immerso fino al ginocchio nella nebbia stagnante. «Lei, dottore! Buon