Malcolm trovò Alexander in una stanza accanto al salone principale nella quale passava in genere molto tempo e sul tavolo c'erano dei manoscritti in inglese, francese e arabo. Li stava leggendo? Erano suoi? Lui era esterrefatto. Asciugando le scritte sul margine di un grande diario aperto di fronte a sé, mise la penna d'oca nel calamaio e si appoggiò allo schienale della seggiola. "Lord Randwick, cosa c'è?" Malcolm dapprima esitò. Non avrebbe voluto caricarlo di un'altra difficoltà, oltretutto aveva l'aria stanca e un po' di barba lo indusse a chiedersi se avesse passato la notte in piedi. Sul tavolo c'era anche una brocca mezza vuota di birra e l'aria della stanza odorava di fumo del camino. A un certo punto Malcolm, accorgendosi che lui pendeva dalle sue labbra, decise di parlargli. "