CAPITOLO XVII Era spuntato il giorno, ma nessun raggio di sole poteva penetrare dentro quella caverna, che l'alta marea doveva aver ostruito. Ma la luce continuava fulgente sul "Nautilus" e fulgente ne irradiava tutto intorno. Una estrema stanchezza piegava il capitano Nemo che era ricaduto sul suo divano. Non si poteva certo pensare a trasportarlo nel Palazzo di Granito, dal momento che aveva manifestato la volontà di restare fra le meraviglie del suo battello ad aspettarvi la morte, ormai vicina. Smith e Spilett esaminarono il morente, che giaceva senza conoscenza. Era evidente che il capitano stava spegnendosi a poco a poco. Quel corpo così gagliardo un giorno, era diventato un fragile involucro dal quale l'anima era prossima a sfuggire. Tutta la vita era ormai concentrata nel cuore