CAPITOLO XVII

1895 Parole

CAPITOLO XVII Era spuntato il giorno, ma nessun raggio di sole poteva penetrare dentro quella caverna, che l'alta marea doveva aver ostruito. Ma la luce continuava fulgente sul "Nautilus" e fulgente ne irradiava tutto intorno. Una estrema stanchezza piegava il capitano Nemo che era ricaduto sul suo divano. Non si poteva certo pensare a trasportarlo nel Palazzo di Granito, dal momento che aveva manifestato la volontà di restare fra le meraviglie del suo battello ad aspettarvi la morte, ormai vicina. Smith e Spilett esaminarono il morente, che giaceva senza conoscenza. Era evidente che il capitano stava spegnendosi a poco a poco. Quel corpo così gagliardo un giorno, era diventato un fragile involucro dal quale l'anima era prossima a sfuggire. Tutta la vita era ormai concentrata nel cuore

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