CAPITOLO VII

1923 Parole

CAPITOLO VII All'urlo di Harbert, Pencroff, lasciato cadere il fucile, s'era lanciato verso il ragazzo gridando: - Me l'hanno ammazzato! Il mio figliolo caro, me l'hanno ammazzato ! Anche Cyrus e Spilett s'erano precipitati verso il ragazzo, e il giornalista s'era subito chinato ad ascoltargli il cuore. - Vive, vive ancora - disse. - Ma bisognerebbe trasportarlo... - Al Palazzo? Impossibile - disse Cyrus. - Nel recinto, allora, - gridò Pencroff. - Un momento - fece l'ingegnere. E, così dicendo, balzò verso la sinistra della porta, lungo la palizzata. Là si trovò di fronte a un bandito che gli sparò addosso una fucilata, passandogli da parte a parte il cappello con una pallottola; ma il malfattore non ebbe il tempo di sparare una seconda volta, perché cadeva a terra, col cuore squarc

Lettura gratuita per i nuovi utenti
Scansiona per scaricare l'app
Facebookexpand_more
  • author-avatar
    Scrittore
  • chap_listIndice
  • likeAGGIUNGI