L’interno della casa era avvolto da un silenzio innaturale. Ogni passo sul pavimento in legno sembrava attutito, come se il suono venisse assorbito dalle pareti. L’aria era pesante, intrisa di un odore indefinibile: non era polvere, non era muffa… era qualcosa di più sottile, qualcosa che si insinuava nei polmoni come un sussurro. Ben si passò una mano sulla nuca, irrequieto. "Dovremmo almeno accendere qualche luce. È un po’... inquietante qui dentro." Mark, il manager, sfoderò il cellulare e controllò il segnale. Nulla. Nessuna linea. Nessun Wi-Fi. "Fantastico. Siamo davvero isolati." Trevor sbuffò, incrociando le braccia. "Magari è una buona cosa. Così finalmente potremo lavorare senza distrazioni." Ben gli lanciò un’occhiata tagliente. "Oh, certo. Perché tu sei sempre concentrato su