La Vita

521 Parole
La vita è lotta senza requie, un traguardo nell’ombra incerto; è il più fragile, prezioso dono, sceso da Dio sul cuore aperto. È sentiero d’ostacoli e fango, ma chi resiste con fiero orgoglio, scopre in cima al più duro vangelo la meraviglia che accende ogni sguardo. È nel mattino che rompe il silenzio, nel quotidiano che sfida e chiama: se sorridi col cuore in mano, solo amor ti risponde, o amore mio. … Oneshot BL: "Il Peso e la Luce" Il parco autunnale respirava freddo. Luca fissava le foglie morte, il caffè ormai gelido tra le mani. La vita era una lotta estenuante: la perdita del lavoro, il mutuo incombente, la solitudine che gli mordeva le viscere. Il "traguardo" di una serenità normale sembrava una beffa. "Scusa, è tuo?" Una voce calda spezzò i suoi pensieri. Luca alzò lo sguardo. Un uomo dai capelli ricci e gli occhi color nocciola gli tendeva un portafogli di pelle scrostata. Il suo portafogli. "Grazie… non me n’ero accorto," mormorò, sfiorando le dita dell’altro. Un brivido. "Marco," disse l’uomo, sorridendo. Un sorriso che partiva dagli occhi, luminoso e disarmante. "Stavi per cadere in un abisso, laggiù sulla panchina." Luca arrossì. "Solo… pensieri." "Pensieri pesanti," osservò Marco, sedendosi accanto a lui senza invito. "La vita è un percorso ad ostacoli, vero? A volte sembra tutto fango." Parole semplici, ma pronunciate con una tale comprensione che Luca si sentì improvvisamente meno solo. Parlarono. Marco era un fisioterapista, abituato a vedere corpi spezzati lottare per rialzarsi. "Il dono più bello," disse sfiorando la corteccia rugosa di un platano, "è proprio questo: la possibilità di ricominciare. Ogni giorno. Anche quando cade l’autunno." Luca ascoltava, rapito. La disperazione di prima si ammorbidiva, sostituita da una calda curiosità. Marco parlava della vita con un realismo che non nascondeva il dolore, ma lo illuminava con una strana, tenace speranza. "Se sorridi con il cuore," disse a un certo punto, puntandogli gli occhi addosso, "il mondo, prima o poi, ti sorride davvero. Anche se ti risponde con l’amore più inaspettato." Il "risposta d’amore" non fu un tuono. Fu un lento tramonto che dipingeva d’oro i loro volti mentre camminavano lungo il viale. Fu il contatto delle spalle che sfioravano. Fu la promessa di un altro caffè, il giorno dopo. Fu lo sguardo di Marco che cercava il suo, pieno di una domanda silenziosa. Quando si salutarono, l’aria tagliente non bruciava più i polmoni di Luca. Stringeva il numero di telefono di Marco come un talismano. La lotta era ancora lì, il traguardo lontano. Ma l’ostacolo più grande – il gelo dentro di sé – si era incrinato. Guardò Marco allontanarsi, la sagoma avvolta nella luce morente. La vita è il dono più bello, pensò, sentendo per la prima volta dopo mesi il battito del suo cuore accelerare non per l’ansia, ma per un fremito di meraviglia. Forse, la cosa più meravigliosa di questo mondo era proprio quella: trovare, nel bel mezzo del fango, una mano tesa che trasformava il peso in luce. E una luce, soprattutto, che aveva gli occhi dolci e il sorriso di un uomo incontrato per caso. Fine.
Lettura gratuita per i nuovi utenti
Scansiona per scaricare l'app
Facebookexpand_more
  • author-avatar
    Scrittore
  • chap_listIndice
  • likeAGGIUNGI