Andrea sapeva di essere vicino al punto di rottura. Diego giocava sporco, lo stuzzicava in modi che andavano ben oltre la normale rivalità tra compagni di squadra. E il peggio? Stava funzionando.
Quella sera, dopo l’allenamento, si ritrovò da solo nello spogliatoio. Gli altri erano già usciti, ma Diego era ancora lì, appoggiato con noncuranza ai lockers, come se aspettasse qualcosa.
Andrea cercò di ignorarlo, concentrandosi sullo zaino che stava chiudendo, ma la voce di Diego ruppe il silenzio.
“Allora, Carson… ti sei già abituato ad avermi intorno, o ancora fatichi a respirare quando mi vedi?”
Andrea sbuffò, senza girarsi. “Sei sempre così insopportabile, o lo fai apposta con me?”
Diego rise piano, e in un attimo si era avvicinato. “Solo con te.”
Andrea si voltò di scatto, ma Diego
