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BRIDGET
Mi svegliai quando un lato del mio letto si inclinò.
«Lasciami in pace,» borbottai, affondando ulteriormente tra le lenzuola.
«Lascia che ti chieda una cosa.»
Era Mal.
Io spinsi via il cuscino e allungai una mano verso i miei occhiali.
«Cosa?» Mi uscì come un borbottio.
Senza dubbi avevo un pessimo alito. Se l’avesse colto, sarebbe stato un problema suo, non mio. Io volevo essere lasciata in pace.
«Cosa pensi che stia facendo il tuo capo—il pervertito, intendo—in questo momento?»
Non era la domanda che mi ero aspettata. Mi alzai a sedere e mi appoggiai alla testiera del letto. «Cosa?»
«Cosa pensi che stia facendo in questo momento?»
Sul serio?
Mi scostai i capelli dal viso e le mie dita rimasero impigliate in un nodo. Mi erano usciti dall’elastico il giorno prima e
