1 CRICKET «Hai dieci minuti,» ringhiò Schmidt, cacciandomi tra le braccia un costume di scena. «Mettiti questo e torna fuori. Trova delle scarpe che ti stiano.» Indicò il pavimento alle mie spalle. I bassi della canzone in riproduzione nella sala principale arrivavano fino a lì, facendo vibrare il pavimento e le pareti sottili. Nell’aria ristagnava odore di birra stantia e fumo. Mi guardai attorno esaminando la mia nuova realtà. Quel posto era piccolo, come un guardaroba un po’ esagerato. Un neon fluorescente da bar appeso al soffitto illuminava tutto con una luce forte. Ai miei lati c’erano due appendiabiti a rotelle, pieni di lingerie e completini striminziti. Pizzo rosso, lamé metallico luccicante, gonnelline da cheerleader e da scolaretta e dei top a mezzo busto. A terra c’erano div