XXIII. IN GIRO PER L'OLANDA

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XXIII. IN GIRO PER L’OLANDAIl rattel-waggon, che è una specie di lungo carro con delle panche, ci portò in quattro ore di viaggio a Rotterdam. Era buio già da un pezzo ma le strade erano bene illuminate e affollate di gente straniera e dall’aspetto selvaggio, ebrei barbuti, negri e tribù di prostitute adornate indecentemente di ninnoli, che fermavano i marinai trattenendoli addirittura per le maniche; il frastuono della gente intorno a noi ci faceva girare la testa e, ciò che era ancora più strano, noi venivamo colpiti dall’aspetto di quella strana gente come loro dal nostro. Io ostentavo un volto il più disinvolto possibile per amore della fanciulla e per decoro mio, ma la verità era che mi sentivo come una pecorella smarrita e il cuore mi batteva in petto pieno d’ansia. Chiesi un paio di

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