XXX. LA LETTERA DALLA NAVE-1

2119 Parole

XXX. LA LETTERA DALLA NAVELa luce del giorno ci mostrò in che luogo solitario si trovasse l’albergo. Doveva essere vicino al mare sebbene non lo si vedesse, ed era circondato da ogni parte da aride dune di sabbia. Un’unica cosa spiccava in tutta la distesa del paesaggio ed erano le due ali di un mulino a vento simili alle orecchie di un asino di cui non si vedesse il corpo. Allorché si alzò il vento, ché da principio non c’era un filo d’aria, fu uno spettacolo curioso vedere le ali del mulino che giravano inseguendosi dietro quel monticello. Nessuna strada giungeva fin lì, ma da tutte le direzioni un gran numero di impronte convergeva attraverso le dune fino alla porta della locanda di Bazin. Egli professava molti mestieri, ma nemmeno uno onesto, e la posizione della sua locanda era la sua

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