XIV.

2711 Parole

XIV.Il dottor Dormann arrivò puntuale. Era accompagnato da un collega che presentò come chirurgo. Come prima, Jack si infilò nella stanza, e attese in un angolo, ascoltando e osservando attentamente. Invece di migliorare, sotto l’effetto delle medicine, l’ammalata pareva peggiorare. Se tentava di parlare non si poteva capire ciò che voleva dire. Il senso del tatto sembrava del tutto perso – il corpo della povera donna pareva aver perduto ogni sensibilità. E, peggio ancora, erano apparsi nuovi sintomi; era evidente che deglutiva a fatica. Il dottor Dormann si affidò rassegnato al chirurgo. «Non c’è alternativa», disse, «bisogna farle un salasso». Alla vista dell’ago e delle bende, Jack saltò su dal suo angolo. I denti digrignati, gli occhi spalancati di rabbia. Prima che potesse avvicina

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