VIII.Non avevo dimenticato il libro che la donna aveva provato invano ad aprire, davanti al dottor Dormann. Lo presi di sotto il guanciale e domandai a Keller e al medico se dovevo consegnarlo a Minna senza aprirlo. «Assolutamente no!», disse il medico. «Perché?» «Perché le direbbe ciò che non deve sapere. Credo che sia un diario. Apritelo e vedrete». Trovai la molla e aprii i fermagli. Era proprio un diario. «Lo avete capito dall’aspetto del libro?», chiesi «Affatto. So per esperienza – ero ufficiale medico in carcere – che molti criminali hanno la mania di tenere un diario. Noi tutti siamo interessati a noi stessi, ma più siamo vili, più siamo assorbiti in noi. Più una persona ha, in termini logici, interesse a nascondere i propri crimini, più, senza eccezioni, cedono alla tentazio