CAPITOLO 10

928 Parole
Rohan era felice di incontrare finalmente i suoi suoceri, avrebbe usato quell'occasione per poter chiedere loro di poter portare con lui la sua compagna, insieme a Hayley si diressero verso la casa dei genitori di lei, Hayley prima di bussare fece un grosso respiro per cercare di calmare e scacciare via tutta quella agitazione che la stava opprimendo da tutta quella mattinata, poi prese coraggio e bussò, dopo qualche secondo la porta venne aperta da suo padre -ciao cara- disse vedendo la figlia ma si accorse che dietro di lei c'era il suo compagno, era visibilmente più alto di lei di quindici o venti centimetri -oh, ciao anche a te, venite entrate pure- Alan si fece da parte per far passare i due facendo un segno con la mano di andare avanti, li fece accomodare in salotto, era molto accogliente, aveva un paio di divani con un mezzo un tavolino basso, e la cucina, era una cosa molto carina, in stile rustico, fatta con pavimenti e tetti con travi a vista in legno, e le scale e alcuni mattoni in pietra. Il camino aveva il fuoco accesso e la legna ogni tanto scoppiettava, facendo schizzare qualche piccolo pezzettino di legno. Con gran sorpresa trovarono Zahyden sul divanetto, aveva le braccia appoggiate ai braccioli e le gambe incrociate, con un sorrisino da strafottente sulla bocca -vi posso offrire qualcosa?- chiese l'uomo -a me no grazie- rispose la figlia estremamente in imbarazzo per via della presenza del suo compagno -io sono a posto grazie- rispose il genero -tua madre dovrebbe arrivare a momenti, è andata a raccogliere delle more in giardino- disse Alan accarezzando la guancia della figlia che sorrise al gesto, poi si sedette anche lui su un divanetto aspettando Vivian la madre di Zahyden e Hayley. Dopo qualche minuto sentirono qualcuno entrare e nel salotto spuntò la consorte di Alan con un cesto in mano pieno di more -oh, ciao ragazzi non vi stavo aspettando- disse la donna guardando i figli, andò in cucina posò il cesto sul ripiano da lavoro e si sedette vicino al marito guardando il nuovo arrivato, suo genero -ciao, piacere io sono Vivian e lui è mio marito Alan- disse la donna presentandosi sorridente -salve piacere io sono Rohan- si presentò l'alpha -sono venuto qui non per arrecarvi disturbo, ma per chiedere una cosa importante a voi- disse Rohan cominciando a rompere il ghiaccio -dicci pure- disse interrompendolo per un attimo Alan, la tensione si poteva palpare nell'aria, Rohan era agitato, non sapeva se usava parole giuste o sbagliate, non voleva dire cose sbagliate, potevano non accettare la sua richiesta e lui non voleva -ecco... io devo partire per ritornare al mio branco e come penso abbiate capito io sono il compagno di Hayley, quindi pensavo di portarla con me-disse - quindi io chiedo la vostra benedizione perché io possa portare con me la mia compagna- concluse, Alan non disse una parola, non credeva che sua figlia se ne sarebbe andata così presto, d'altronde era ancora la sua piccola, anche Vivian rimase a bocca asciutta, non voleva che questo momento arrivasse così in fretta, sapeva che prima o poi sarebbe successo ma non proprio così in fretta -pensavo di partire oggi ma penso sia troppo tardi ormai, quindi partirò domani nelle mattinate- continuò vedendo che nessuno proferiva parola -tu non porterai via proprio nessuno, è ancora troppo presto- disse alzandosi in piedi Zahyden furioso e proprio in quel momento Alan pronunciò qualche parola attirando l'attenzione di tutti i presenti -la tratterai bene?- chiese e Zahyden strabuzzò gli occhi come incredulo di quello che gli avesse chiesto suo padre, Rohan non esitò a rispondere -certo, lei ormai è la mia vita- disse sorridendo girandosi verso Hayley che guardava a terra per tutto il momento delicato, non aveva il coraggio di guardare nessuno negli occhi, si sentiva come un oggetto, che andava portato e sballottato ovunque. -allora va bene, hai la mia benedizione, ma sappi che noi la verremo a trovare quando voliamo ricordatelo- disse infine Alan, non poteva separare quei ragazzi, ormai erano destinati a stare assieme, avrebbero sofferto l'uno lontano dall'altra. Alan si mise nei panni di entrami i giovani, anche lui aveva fatto la stessa cosa ai suoi tempi con quella che ora era sua moglie e madre dei suoi figli, non si oppose a questo cambiamento drastico della figlia perché sapeva che non aveva nessun potere a riguardo. Subito Zahyden si arrabbiò con il padre -cosa stai facendo papà? È troppo presto per Hayley- sgridò suo padre che ringhiò al comportamento insolente da parte del figlio nei suoi confronti -tu cosa faresti al mio posto? Soffrirebbero a stare lontani e non osare ad usare quel tono con tuo padre- disse Alan alzando anche lui la voce -se tu avessi una compagna faresti lo stesso per avere la tua donna con te- disse continuando Alan -quindi o sei d'accordo o sennò vai fuori di qua- disse duro, Zahyden ancora arrabbiato prese le sue cose e se ne andò a quella casa sbattendo la porta d'ingresso, non si immaginava che suo padre la lasciasse andare -sei felice tesoro? Verrai con me domani, conoscerai il branco e cominceremo la nostra vita assieme- disse Rohan emozionato da quella notizia, Hayley non era felice, non era ancora pronta a lasciare i suoi cari, fece un sorriso farlo per accontentarlo -dai adesso alziamoci, dobbiamo fare i bagagli- disse alzandosi di fretta Rohan, la sua compagna si alzò anche lei, salutò i suoi genitori anche loro tristi e se ne andò al castello incominciando a preparare le valigie.
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