La Luna si svegliò per colpa di un rumore. Stese un attimo in silenzio per capire da dove venisse e a cosa fosse dovuto. Subito capì che la porta era stata aperta, ed entrò un uomo. Non era anziano ma comunque aveva la sua età. Aveva un aspetto sciupato ed è proprio per questo che dimostrava più anni di quanti ne avesse. La cosa che la fece sussultare fu vedere l'occhio sinistro con una cicatrice che passava dal suo sopracciglio al suo zigomo, l'iride e la pupilla erano chiari e dello stesso colore, ciò le fece capire che era anche cieco di un occhio. Si ridesterò dai suoi pensieri e cominciò ad osservare l'uomo nelle sue movenze.
-buongiorno cara- disse sorridendo l'uomo, si avvicinò e le slegò le mani. Appena Hayley fu libera si massaggiò i posi e subito si sedette sul letto di fianco a lei, il materasso era morbido e le lenzuola delicate, pulirete e profumate, l'odore lo poteva sentire benissimo, sapevamo di lavanda. Era stata appesa a quelle corde per non so quante ore che le facevano male le gambe e i polsi.
-chi sei?- chiese ingenuamente la donna
-io sono Midas, e sono lo zio di Rohan e Baylei- rispose sedendosi di fianco a lei.
-e cosa ci faccio io qui?- a quella domanda l'uomo si mise a ridere e le vennero i brividi al sentire quella risata con un tono sadico. Fino ad un attimo prima era tranquillo e poi cambiò il suo carattere.
-oh, piccola ingenua... adesso io ho te, la cosa più preziosa che ha Rohan, e appena verrà qui a cercarti non esiterò ad uccidere prima e te e poi lui, voglio che soffra. Voglio il suo branco e non mi fermerò davanti a nulla. Ciò che voglio, ottengo, ricordatelo bene ragazzina- il suo tono oltre ed essere freddo era anche molto malefico, come il suo viso. Detto ciò l'uomo uscì da quella stanza e chiuse la porta a chiave. Si guardò bene intorno, si avvicinò alle finestre e vide che non si potevano aprire, non potevano essere utili per una ipotetica fuga, si mise a sedere sotto la finestra, si abbracciò le gambe che erano appoggiate al petto. L'unica cosa che lei pesò prima di addormentarsi fu Rohan vienimi a prendere e la risposta della sua lupa non tardò, verrà, non preoccuparti...
Rohan nel frattempo stava letteralmente diventando pazzo. Erano passati tre giorni da quando era scomparsa. Non dormiva ne mangiava, era sempre nervoso e facilmente irritabile. Si mise le mani fra i capelli e li strinse fra le mani che divennero un pugno. Era terribilmente stanco, ma non poteva riposarsi in un momento del genere. Baylei gli aveva detto più volte di riposarsi, poiché ovviamente gli avrebbe giovato, così che fosse più rilassato, attento e pronto a tutto, ma lui aveva sempre negato, l'unica cosa che dove proteggere, ora non c'era. L'unica cosa per cui lui avrebbe dato se stesso, la sua vita, tutto, non c'era. L'unica cosa che lui amava, perché lui la amava con tutto sé stesso, ora non c'era. Ma una cosa era certa, chi l'avrebbe anche solo sfiorata ne avrebbe pagato le conseguenze, chiunque l'aveva presa e rapita non l'avrebbe passata liscia. Preso da una rabbia incontenibile con un ringhio scaglio per terrà tutte le cose che si trovavano sopra la scrivania.
Fortunatamente in quel momento entrò Baylei si guardò attorno silenziosamente per poi portare lo sguardo sul fratello, su suoi occhi azzurri, come i suoi.
-ho trovato la strega- disse la sorella senza giri di parole
-portami da lei, subito- disse l'uomo freddo e dirigendosi verso la porta, la sorella non rispose lo condusse velocemente dalla strega.
Dopo una mezz'ora di camminata, arrivarono in una capanna in mezzo al bosco, era immensa nel verde.
Si avvicinarono e Baylei bussò alla porta. Dopo qualche secondo aprì una ragazza alla porta, aveva il solito cappello che indossano le streghe, lunghi capelli neri ed un abbigliamento strano, la donna non portava le solite gonne che portavano le altre, portava dei pantaloni che le fasciavano le gambe snelle e affusolate, sorrise lievemente e puntò lo sguardo sull'uomo
-è la sua compagna che dobbiamo cercare?- chiese e i due gemelli annuirono
-accomodatevi pure- disse e si scostò dalla porta, li condusse in salotto, dove c'era un tavolo, la strega fu la prima a sedersi e la seguirono i due fratelli. Per qualche attimo si guardarono a vicenda.
-io sono Kalila, dobbiamo essere assolutamente sinceri, sennò la magia non funzionerà- disse come ammonizione e Rohan annuì sicuro, voleva trovare la sua donna a tutti i costi.