CAPITOLO 28

785 Parole
Arrivati al castello dopo un'oretta, tutti si persero a guardare il monumento in tutta la sua immensa grandezza, era bellissimo, fatto tutta in pietra color crema, stranamente non consumata dal tempo e dal gli eventi atmosferici, non si vedeva bene per via del buio che vi circondava da quando avevano messo piede nel territorio di Midas, esternamente si presentava una specie di bolla che circondava la fortezza. Rohan si girò verso la strega -seconde te cos'è? Riesci a togliere questa barriera? - chiese l'alpha alla corvina che guardava la bolla, attentamente, la toccò con la mano leccate sulle lunghe unghie di nero -questa è magia nera...- constatò guardando attentamente e cercando di pensare un qualche tipo di magia per contrastarla -chiunque abbia fatto questa barriera sa usare bene la magia...- rifletté ad alta voce per poi girarsi verso Rohan -quindi come pensi di fare?- chiese ancora il biondo ansioso di poter stare vicino alla sua compagna, non vedeva l'ora do poterla stringere a se e poterla baciare di nuovo le sue labbra morbide -devo usare anche io la magia nera, essa viene sconfitta con altrettanta forza- disse sempre rimanendo seria -ci vorrà un po' più del previsto, ma ti prometto che incominciò subito- finì la donna, si avvicinò al suo destriero è prese il suo bastone con la sua sfera azzurra sopra, si mise a qualche metro di distanza, piantò nel terreno il suo bastone e cominciò a dire qualche incantesimo e iniziò a muovere le mani, come per gesticolare. Dopo qualche minuto si aprì un varco nella barriera e strega aprì gli occhi che fino a quel momento aveva tenuto chiusi -potete andare- disse per poi concentrarsi sulla magia che stava concentrando per tenere aperto il varco. Rohan fece un cenno con il muso e tutti si precipitarono dentro. Rohan venne seguito da tutti i suoi combattenti mentre Baylei era rimasta fuori con la Kalila. I soldati si dileguarono per tutto il castello mentre Rohan e Zahyden vagavano per il castello in cerca della stanza in cui si trovava Hayley. Il biondo cercò di annusare l'aria ma non aiutò molto, così dopo aver ispezionato il piano terra e aver visto la cucina, il salone e uno studio vuoti, si diressero al primo piano -io vado a sinistra, tu ha destra- ordinò Rohan, dopo aver salito le scale davanti ad essa comparirono due corridoi, uno che portava a destra e l'altro che portava a sinistra, ogni corridoio presentava 6 porte. Rohan piano piano cercò di avvicinarsi ad ogni porta, arrivato davanti ad esse cercò di buttarle giù con le zampe anteriori, ma non trovò niente. La cosa strane è che non ci fosse nessuno in quel castello, era un castello fantasma. Rohan si avvicinò alle scale e chiamò Zahyden -io non ho trovato nessuno, vado su- lo avvisò e arrivò al secondo piano, percorse tutti i corridoi possibili, ma non trovò nessuno, infine percorse un ultimo corridoio che portava a delle scale a chiocciola, le salì e si trovò una porta davanti, era massiccia. Cercò ancora una volta di annusare l'aria, ma ancora nulla. Sede qualche passo indietro e prese la rincorsa e buttò giù la porta. Si avvicinò ad una figura sdraiata sul letto e non appena fu abbastanza vicino da capire chi fosse fece un sospiro di sollievo. Era lei, la sua compagna, stava dormendo, si prese un attimo ad annusarla, quanto gli era mancato quel buonissimo profumo, poi cercò si scrutarla in ogni suo centimetro di pelle ma non vide nulla che potesse fargli pensare che qualcuno le abbia fatto del male. -sbrigatevi, non riesco a tenere il varco aperto ancora per molto- avvisò Kalila comunicando con Rohan -si arriviamo subito- rispose e subito prese in groppa la sua donna, si precipitò subito fuori da quella stanza -Zahyden, l'ho trovata, usciamo subito il varco sta per chiudersi- avvisò il cognato e i suoi soldati che subito si precipitarono subito fuori. Non appena tutti varcarono l'uscita del castello un ringhio fortissimo risuonò nell'aria. Per un pelo riuscirono ad uscire dal passaggio che subito dopo il passaggio dei lupi si chiuse e Kalila cadde sulle ginocchia stanca per via delle troppe energie consumate. Dal castello subito dopo usciamo due uomini, uno più anziano, capelli bianchi e un graffio cicatrizzato sull'occhio sinistro, quello era proprio il graffio che gli aveva procurato Rohan dopo che suo zio aveva ucciso i suoi genitori. Appena i due uomini si avvicinano Kalila alza lo sguardo da terra e lo concentra sull'uomo più giovane, aveva dei capelli neri lunghi con alcune freccine e due occhi azzurri, come l'acqua che dominava -Kalyan - le uscì quel nome dalla bocca, ed era stupita di rivederlo lì, davanti a se dopo tanto tempo.
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