Capitolo 11

962 Parole

11 REED Dopo aver lanciato il cellulare sul sedile del passeggero, chiusi gli occhi, stringendo le dita attorno al volante. Ero parcheggiato dall’altra parte della strada rispetto a dove ero cresciuto nella zona peggiore della città. La casa era distrutta. Le finestre erano state infrante al secondo piano, quelle al piano terra coperte da legno deformato con dei graffiti sopra. La facciata in mattoni era scheggiata e stava cominciando a collassare. Era troppo buio per riuscire a vedere i danni fatti dal fumo, ma sapevo che ce n’erano. Anche le case ai lati erano vuote e abbandonate. Diamine, quasi tutte in quella via erano a pezzi. C’era silenzio ovunque, ma era ingannevole. Il fumo si alzava dai tombini, dimostrando che faceva troppo freddo per starsene fuori, perfino per i ratti che d

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