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Il ragazzo della telecinesi

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Trafiletto

Luca Salvati, viene scaraventato da un portale, lo stesso che ha fatto sparire suo fratello Carlos, in un mondo in cui tutti gli abitanti sono cloni, gli esseri rimasti in vita vengono catturati e portati in prigioni dove viene estratto loro il DNA.

Luca viene catturato dal comandante Colton Steward, bellissimo quanto pericoloso.

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Capitolo 1
In un mondo parallelo, dove la libertà è un concetto ormai dimenticato, un ragazzo dai capelli scuri e gli occhi azzurri cerca di rimanere lucido mentre corre in una foresta fitta e oscura. Dietro di lui, alcuni uomini vestiti di nero lo inseguono, urlando minacce e ordini di fermarsi. Davanti, un grande masso blocca la sua via di fuga. Con tutta la forza della sua mente, solleva il masso e lo scaglia verso i suoi inseguitori, ma prima che raggiunga il bersaglio, il masso esplode in mille pezzi, sollevando una polvere densa che copre l’aria. Dalla nebbia dei detriti, si fa strada una figura. Un uomo che si avvicina con passo deciso. La sua bellezza è impressionante: capelli neri, lunghi fino alle spalle, occhi azzurri come il cielo, che non tradiscono alcuna emozione. Il suo corpo è avvolto in una divisa nera che mette in evidenza la sua muscolatura scolpita. Si ferma davanti a lui, sorridendo con un'espressione gelida e sinistra. "Non credo che tu possa andare molto lontano, ragazzo," dice con voce calma, ma perentoria. Il ragazzo sente le sue gambe cedere, il mondo attorno a lui sembra sgretolarsi, e in breve tempo perde conoscenza. L’ultima cosa che ricorda è il volto di suo fratello Carlos, che nel vortice della confusione urla il suo nome. …. Quando il ragazzo riapre gli occhi, si ritrova in una cella piccola e angusta, con le pareti bianche e una finestra così piccola da sembrare inutilizzabile. Sopra di essa, spesse inferiate impediscono ogni possibilità di fuga. Si solleva dal letto di metallo, che sembra più un oggetto da ospedale che un giaciglio, e si dirige verso una porta. Quando la apre, si trova in una stanza da bagno ancora più piccola, priva di qualsiasi comfort. Non c'è nemmeno una doccia. Sbattendo la porta con rabbia, torna verso la porta della sua cella, completamente trasparente. Quando tenta di toccarla, una voce lo ferma. "Non toccare la porta delle celle," avverte un ragazzo che appare davanti a lui. Il ragazzo lo guarda, sorpresa. Il ragazzo, non più di dodici anni, ha i capelli biondi e sporchi, e gli occhi neri come la pece. È così magro da sembrare malnutrito, come se non mangiasse da giorni. "Perché non dovrei toccarla, piccola?" le chiede il ragazzo, con un tono di curiosità e sfida. "Chiunque tocchi la porta viene fulminato," risponde il ragazzo, con un sospiro rassegnato. Il ragazzo capisce subito che la porta è elettrificata, e si rende conto che si trova intrappolato. Non perde tempo e continua a parlare con il ragazzo. "Dove siamo esattamente?" Il ragazzo fa un piccolo respiro, solleva lo sguardo e, con occhi tristi, dice: "Siamo nella prigione dove gli esseri umani non escono mai." Il ragazzo resta sconvolto da quelle parole. Non riesce a credere che esista un luogo del genere. Poi, cercando di essere il più gentile possibile, dice: "Mi chiamo Luca. E tu?" Il ragazzo solleva lo sguardo, i suoi occhi pieni di tristezza, e risponde a fatica: "Io mi chiamo Cleary." "Dimmi, dove sono i tuoi genitori?" chiede il ragazzo, guardandola con simpatia. Cleary scoppia a piangere. Tra un singhiozzo e l'altro, riesce a dire: "Li hanno portati via... e non sono mai più tornati." Il ragazzo capisce, con un dolore improvviso, che i genitori del ragazzo sono stati probabilmente uccisi. Non c'è niente che possa fare, se non restare con lui e cercare di dargli conforto in quel momento così buio. Nel frattempo, fuori dalla prigione, il comandante Colton Steward si trova nel cortile a insegnare ai suoi uomini nuove tecniche di combattimento. Eppure, il suo pensiero è altrove: il strano ragazzo che hanno catturato quel giorno lo turba. Luca, quel ragazzo dagli occhi azzurri, sembra avere dei poteri simili ai suoi, e lui non può fare a meno di sentirsi coinvolto. Colton sa che l'Imperatore Adam ha trasferito dei poteri ai bambini, creando una nuova generazione di soldati perfetti, ma questi esseri umani ancora liberi sono un ostacolo da eliminare. Grazie al dottor Zilbert, hanno anche creato dei cloni che non provano emozioni, perfetti per le loro necessità. Intanto, Colton è nel bel mezzo di una lezione quando uno dei suoi sottotenenti si avvicina per informarlo: "Comandante, il prigioniero si è svegliato." "Portalo nel mio ufficio," risponde Colton, con calma glaciale. …. Il ragazzo sta ancora parlando con Cleary quando la porta della cella si apre. Un soldato entra e, senza un sorriso, dice: "Il comandante Steward ti vuole vedere." Il ragazzo lo guarda per un istante, confuso, ma decide di seguirlo. Forse riuscirà a ottenere delle risposte. Quando si gira, vede Cleary piangere e, con un sorriso rassicurante, le dice: "Non ti preoccupare, tornerò presto." Cleary sembra tranquillizzarsi, ma viene rapidamente portata via. Il soldato accompagna il ragazzo davanti a una porta massiccia di legno e bussa. Una voce profonda proviene dall'interno: "Avanti." Il ragazzo entra e si trova davanti il comandante Colton Steward, l'uomo che l'ha catturato. Lui è di spalle, ma quando si gira, il ragazzo si rende conto che la sua bellezza è davvero sorprendente, se non fosse per quel vuoto nei suoi occhi azzurri. "Siediti, ragazzo. Parliamo un po'," dice Colton con tono autoritario. Il ragazzo incrocia le braccia, cercando di rimanere impassibile. Ma quando nota lo sguardo del comandante fermarsi sul suo corpo, si sente improvvisamente vulnerabile. Rapidamente fa scendere le braccia e arrossisce. Colton si scuote, cercando di non farsi distrarre dalle sue sensazioni. "Vedo che sei tosto. Non hai paura che ti faccia del male?" chiede, avvicinandosi lentamente. Il ragazzo sbuffa, prendendo coraggio. "Non ho paura di nessuno. Se devo prendere a calci qualcuno, lo faccio anche a costo della mia vita." A quelle parole, Colton scoppia a ridere. È una risata che manda un brivido lungo la schiena del ragazzo, tanto è intensa e affascinante. Ma il ragazzo si forza a distogliere lo sguardo. Deve ricordare che è il suo nemico. Quando la risata di Colton finisce, lui si avvicina ancora di più, e il ragazzo si sente tremare sotto il suo sguardo. Gli occhi azzurri dell’uomo sembrano scrutarlo fino in fondo, e il ragazzo avverte una connessione che non riesce a spiegare. Ma prima che l’uomo possa fare altro, qualcuno bussa alla porta. "Avanti," dice Colton, con tono irritato. Un altro soldato entra e informa: "Comandante, l’imperatore vuole vederla a palazzo." "Ok. Riporta il prigioniero nella sua cella," risponde Colton, con un gesto secco. Il ragazzo viene afferrato con forza dal soldato e portato indietro. Colton, invece, si passa una mano tra i capelli, riflettendo sul ragazzo. Ha molti pensieri in testa, ma uno di questi riguarda la misteriosa bellezza del ragazzo e quella strana connessione che, nonostante tutto, non riesce a ignorare. Con un ultimo sguardo alla prigione, Colton indossa la sua giacca militare e si dirige verso l'incontro con l’imperatore, curioso di scoprire cosa voglia da lui.

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