Aveva oltrepassato il parafuoco, e io avevo superato il mio sospetto. Le dissi che credevo che mi avesse fatto una descrizione sincera di se stessa, e che entrambi eravamo stati degli infelici strumenti in delle mani che avevano un disegno. Lei mi ringraziò, e disse che ero una persona per bene. – E adesso, attenzione! – esclamò girandosi e andando verso la porta, continuando a guardarmi con sagacia, e alzando nuovamente l’indice. – Ho motivo di sospettare, da ciò che ho sentito… le mie orecchie sono sempre aperte; non posso permettermi di risparmiare sui poteri che ho… che sono andati all’estero. Ma se mai ritorneranno, se mai qualcuno di loro tornerà, mentre sono viva, è più probabile che io piuttosto che altri, andando in giro come faccio, lo venga a sapere presto. Qualsiasi cosa saprò