Capitolo XXXVI - Entusiasmo Cominciai il giorno seguente con un altro tuffo nelle terme romane, poi mi diressi verso Highgate. Non ero più scoraggiato. Non avevo paura della giacca logora, e non desideravo i cavalli grigi. Tutto il mio modo di pensare riguardo alla nostra ultima disgrazia era cambiato. Ciò che dovevo fare, era mostrare a mia zia che la sua passata bontà non era stata gettata a un essere insensibile e ingrato. Ciò che dovevo fare, era di mettere a frutto la dolorosa disciplina dei miei giorni d’infanzia, andando a lavorare con cuore risoluto e saldo. Ciò che dovevo fare, era di prendere la mia ascia da boscaiolo, e farmi largo attraverso la foresta delle difficoltà, tagliando gli alberi fino a che sarei arrivato a Dora. E intanto procedevo di buon passo, come se camminando