La prigioniera.

521 Parole

Non me lo feci ripetere due volte e lo seguii, arrivammo in una specie di grotta illuminata da due torce ardenti attaccate alla parete, divisa a metà da sbarre alte fino al soffitto. Aldilà di queste riuscivo ad intravedere la sagoma di Lucy che ancora non avevo focalizzato bene, era distesa su quello che poteva definirsi un letto, una tavola attaccata alla parete. Cercai di avvicinarmi ma Damian mi fermò, mi cinse un braccio attorno alla vita attirandomi a sé. Mentre pronunciava quelle parole Lucy si alzò in piedi, accortasi della nostra presenza si avvicinò alle sbarre. Chiese a Damian con quella vocina deliziosa che conoscevo bene, non sembrava affatto il terribile lupo che tutti temevano. Mi faceva tanta tenerezza vederla in quelle condizioni, conoscendo il suo carattere mi rendevo c

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