CAPITOLO XXII Il salvataggio Il punto in cui il proiettile si era inabissato tra i flutti era perfettamente conosciuto. Ciò che mancava ancora però erano gli strumenti per afferrarlo e riportarlo alla superficie dell’oceano. Si doveva prima inventarli e poi fabbricarli, ma gli ingegneri americani non si sarebbero sicuramente lasciati spaventare da così poco. Con l’aiuto del vapore e di opportuni rampini, erano sicuri di riuscire a sollevare il proiettile, nonostante il suo peso, diminuito tra l’altro dalla densità del liquido entro il quale si era immerso. Ma ripescare il proiettile non bastava: occorreva agire con velocità nell’interesse dei viaggiatori, che tutti erano convintissimi fossero ancora vivi. «Sì», ripeteva incessantemente Maston, la cui fiducia era contagiosa, «i nostri