38 MAVERICK Attesi che l’assistente di volo aprisse il portellone del jet privato, Scout che mi seguiva a ruota. Rivolsi un breve sorriso alla donna e scesi i gradini. Faceva più caldo a Denver, specialmente sull’asfalto. C’era più luce. Non volevo trovarmi lì. Avrei voluto essere ad Hunter Valley, con Bridget. A letto. Nella mia doccia. Diamine, in quel bosco di fottuti pini gialli. Attraversai il piccolo terminal di corsa, Scout che mi seguiva, pronto a gestire quel casino che stava succedendo. Avevo avuto la testa in mezzo alle cosce di Bridget all’alba, a svegliarla con me che le leccavo il clitoride e la scopavo con le dita fino a portarla all’orgasmo. Ora, solo poche ore più tardi, mi trovavo in Colorado e ad occuparmi di una fidanzata finta non poi così segreta. Sapevo che un gi