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HARPER
Cam: Dove sei?
Il messaggio di mio fratello mi rovinò la mattinata. Quelle due parole mi distrassero ed io non offrii nulla alla riunione cui stavo partecipando. Quando i miei colleghi si erano rivolti a me per una risposta, io avevo rivolto loro un sorriso falso e avevo dato la colpa della mia mancanza di concentrazione al jet lag. Avevo dormito dopo aver parlato con Reed, sorprendentemente, ma la mattina era giunta troppo in fretta. Le tre tazze di caffè che avevo bevuto non mi avevano aiutata affatto a rendermi più reattiva. Un messaggio da parte di Cam, però, mi aveva fatto girare la testa e battere forte il cuore. Anche se avessi posato la testa sul tavolo, non sarei riuscita a dormire.
Mi rifiutavo di rispondere. Non ce n’era bisogno. Cam non sapeva dove fossi, non pote
