27 HARPER «Non possiamo starcene semplicemente sedute qua a mangiare hummus e cracker,» dissi, indicando il vassoio di snack che Emory aveva poggiato sul bancone. Come poteva tranquillamente preparare qualcosa di salutare da mangiare mentre il mio uomo—e il suo—erano al piano di sotto a farsi una chiacchierata con Cam proprio non lo capivo. Lei si voltò dal frigo dove stava riempiendo un bicchiere di ghiaccio e mi offrì un piccolo sorriso. «Reed vuole che tu sia al sicuro. Ci tiene a te.» Quello lo sapevo. Aveva detto la parola che inizia con la A. lui, Reed, il lottatore grande e grosso mi amava. Mi si riempì la pancia di farfalle come una tredicenne alla sua prima cotta. Poi si tramutò in terrore. Panico. «Devo sapere che è finita,» risposi, stringendomi tra le braccia. «Non posso…