VII. La calca passava frettolosa in due correnti opposte, con nessun indizio di sosta o di fine. Tutti erano intenti ai loro affari particolari, e nessuno appariva disturbato dagli altri, o dallo strepito dei carri e dei furgoni carichi di merce rumorosa, dallo scalpitìo dei cavalli che scivolavano sul lastricato umido e sdrucciolevole, dal picchiettìo della pioggia contro le finestre e sugli ombrelli, dagli urti dei passanti più impazienti e dal tumulto di una via affollata nell’ora della sua massima febbre commerciale; mentre i due poveri pellegrini, storditi e sbalorditi dalla fretta ch’essi osservavano e non li toccava, continuavano a guardare con gli occhi pieni di tristezza sentendo, tra la folla, una solitudine che non ha riscontro che nella sete del marinaio naufragato, il quale,