IX. Era il povero maestro di scuola. Non altri che il povero maestro di scuola. Appena meno commosso e sorpreso di quanto si fosse mostrata la fanciulla riconoscendolo, egli rimase per qualche momento silenzioso e confuso da quella inaspettata apparizione, senza neppure la presenza di spirito di sollevarla da terra. Ma riacquistando rapidamente la coscienza di sè, gettò al suolo bastone e libro, e cadendo su un ginocchio accanto alla fanciulla, si sforzò, con quei semplici mezzi a cui gli occorse di pensare, di farla rinvenire; mentre il vecchio, che assisteva lì, inoperoso, si torceva le mani, implorandola, con molte affettuose espressioni, di parlargli, di dirgli almeno una parola sola. — È assolutamente esausta — disse il maestro di scuola, guardando nel viso del vecchio. — L’avete s