– Proprio? – Parola d’onore. Non vi par curiosa, eh? – Curiosissima, – disse Sam compiacendosi dentro di sè della mansuetudine del novello amico. – Come vi chiamate collega? – Job. – Bel nome davvero; il solo, mi pare, che non si possa abbreviare. E il cognome? – Trotter, – rispose quegli. – E voi come vi chiamate? – Mi chiamo Walker, e il mio padrone si chiama Wilkins. Volete accettare un sorso di qualche cosa, signor Trotter? Il signor Trotter accettò la graziosa offerta, e cacciatosi il libro nella tasca del soprabito, accompagnò il signor Weller nella sala del caffè, dove si trovarono subito ingolfati nella gustosa contemplazione di una bevanda esilarante, formata dalla sapiente mistione in un vaso di stagno di una certa quantità di ginepro inglese colla fragranza dei chiodi di