XLI. Quel che accadde al signor Pickwick nella prigione; che sorta di debitori conobbe, e come passò la notte. Il signor Tom Roker, quegli cioè che aveva accompagnato il signor Pickwick nella prigione, voltò a destra quando fu a piedi della scaletta, e si avviò per una porta di ferro che stava aperta e su per un’altra scaletta in una sala lunga, stretta, bassa e sudicia, lastricata come una strada e tristemente rischiarata da una finestra posta nel fondo. – Questa qui, – disse l’accompagnatore cacciandosi le mani in tasca e guardando di sopra alla spalla al signor Pickwick, – questa qui è la scala della sala grande. – Ah, – rispose il signor Pickwick spingendo lo sguardo giù per una scala buia e sudicia, che pareva menasse ad una fila di sotterranei umidi e neri, – e quelle lì, mi figur