“Tutt’ad un tratto la carrozza si fermò. “– Ohe! – gridò mio zio. – Che altra novità è questa? “– Smontate qui, – disse il postiglione aprendo lo sportello. “– Qui! – fece mio zio. “– Qui, – rispose il postiglione. “– Nemmeno per sogno, – disse mio zio. “– Sta bene, – disse il postiglione; – e allora statevi. “– E io mi sto, – disse mio zio. “– Bravo, – disse il postiglione. “Gli altri passeggieri aveano prestato a questo dialogo la massima attenzione, e vedendo che mio zio era ben risoluto di non smontare, il signorotto facendosi sottile gli passò davanti per dar mano alla signorina. Il coso arcigno intanto osservava il buco del suo cappello a tre punte. La signorina si alzò, e nel punto stesso che toccava con la veste le ginocchia di mio zio, gli fece cadere in mano uno dei suoi