Chapter 115

2111 Parole

“Ce ne poteva essere una dozzina, dal più al meno – mio zio non è stato mai certo su questo punto, ed essendo uomo scrupoloso in materia di numeri, non voleva dir bugia; – ma il fatto è che lì stavano tutte, – l’una adosso all’altra, nello stato più deplorevole di questo mondo. Gli sportelli strappati e pendenti dagli arpioni, i cuscini sventrati e spellati, con qualche lembo di stoffa attaccato qua e là ad un chiodo arrugginito. Lampioni non se ne vedevano più e nemmeno timoni; tutto il ferro era mangiato dalla ruggine, tutta la pittura e la vernice scorticate. Il vento fischiava attraverso le fessure della cassa, e la pioggia, raccoltasi sull’imperiale, cadeva dentro a goccia a goccia con un suono cupo e malinconico. Erano gli scheletri di tante diligenze morte, e in quel posto solitario

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