Capitolo 14

292 Parole
Kurt si passò una mano tra i capelli, inspirando profondamente mentre cercava di dare un senso alla sua nuova determinazione. Non sarebbe più stato lo spettatore della sua stessa vita, non avrebbe più permesso a nessuno di relegarlo nel ruolo del migliore amico mentre il suo cuore batteva invano per qualcuno che non ricambiava. Era una promessa che voleva mantenere, ma il destino sembrava avere altri piani. La mattina seguente, mentre preparava il caffè in cucina, Seth entrò con l’aria assonnata e i capelli arruffati. Indossava solo un paio di pantaloni della tuta e una maglietta sgualcita, ma il suo aspetto spettinato lo rendeva incredibilmente attraente. Kurt si costrinse a non soffermarsi troppo su di lui, cercando di sembrare disinvolto. "Buongiorno," mormorò Seth, sbadigliando. "Hai dormito bene?" Kurt annuì, mescolando il caffè. "Abbastanza. Tu?" "Come un sasso." Seth si stiracchiò, facendo scricchiolare le spalle. "Hai programmi per oggi?" Kurt esitò. "Pensavo di uscire un po’. Forse fare un giro in città." Seth lo osservò per un istante, come se stesse cercando di decifrare qualcosa. "Vuoi compagnia?" Era la tipica domanda che Seth gli aveva sempre fatto senza pensarci troppo. Ma quella mattina, per la prima volta, Kurt esitò. Aveva bisogno di spazio, di tempo per mettere ordine nei suoi pensieri. Doveva imparare a vivere senza contare sempre su Seth. "Credo di voler stare un po’ da solo oggi." Rispose con un sorriso forzato. Seth inarcò un sopracciglio, sorpreso. "Tutto bene?" "Sì, certo. Solo un po’ di tempo per me stesso." Seth non sembrò convinto, ma non insistette. "Okay. Ma se cambi idea, fammelo sapere." Kurt annuì, osservandolo uscire dalla cucina. Sentì un piccolo nodo stringergli la gola. Forse, tagliare i ponti con il passato non sarebbe stato così semplice come aveva sperato.
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