Capitolo 7

1062 Parole
Carlos si rigirava nel letto, incapace di trovare riposo. Nonostante la stanchezza che provava, il sonno continuava a sfuggirgli. Accanto a lui, Clarence dormiva profondamente, steso sul pavimento. Carlos lo guardò con attenzione, fissandosi sulla schiena muscolosa che si sollevava ad ogni respiro, sui muscoli tesi che si mostravano sotto la pelle. La scena era tanto tranquilla quanto affascinante. Aveva il volto rilassato e addormentato, e nonostante il pensiero che li separava quando sarebbero tornati nelle loro rispettive dimensioni, Carlos non riusciva a distogliere lo sguardo. Si alzò lentamente dal letto e si avvicinò a Clarence, deciso a stare vicino a lui, anche se non sapeva bene il perché. Si sdraiò accanto a lui con la speranza di non svegliarlo. Ma appena si girò verso di lui, Clarence si mosse nel sonno, la sua testa si spostò, trovandosi a pochi centimetri dal volto di Carlos. Le sue labbra erano dischiuse, respirando lievemente. Carlos era colto da un impulso irrefrenabile di baciarlo, ma proprio mentre si stava avvicinando alle sue labbra, Clarence aprì gli occhi. Stupito, Clarence sorrise e, senza alcun indugio, lo abbracciò forte, stringendolo al suo petto. “Il ragazzino, ci stai provando con me?” disse con un sorriso sornione. Carlos arrossì visibilmente, cercando di staccarsi, ma Clarence lo trattenne ancora di più. "Lasciami andare, Clarence, non ci sto provando con te," rispose, il suo volto rosso per l’imbarazzo. “Perché dovrei sprecare questa occasione?” Clarence rispose con tono seducente, inclinandosi verso di lui e prendendolo per il viso, sigillando le parole con un bacio che rapidamente diventò profondo. Le loro lingue si incontrarono con passione, e Carlos sentì un calore crescere dentro di lui. Clarence si mosse, si mise a cavalcioni su di lui, immobilizzando le braccia di Carlos sopra la testa. Poi si staccò dal bacio e iniziò a baciargli il collo, mentre le mani di Clarence percorrevano il corpo di Carlos, fermandosi sull'elastico dei suoi boxer. Quando la mano di Clarence si spinse oltre, Carlos la fermò con una mossa rapida, guardandolo, ansioso. "Clarence, aspetta, cosa vuoi fare?" chiese, la sua voce tremante. Clarence non rispose, ma continuò a baciargli la pelle, rilassando lentamente Carlos. Mentre il piacere iniziava a montare, Carlos, sopraffatto, emise un gemito strozzato. Il bacio di Clarence divenne più ardente, ma prima che potesse proseguire ulteriormente, si staccò e lo girò, tirandolo tra le sue braccia. "Clarence, non è giusto che solo io abbia ricevuto qualcosa da te," disse Carlos, col cuore ancora in tumulto. Clarence sorrise, avvolgendolo in un abbraccio forte, prima di sussurrargli: "Adesso dormi, non importa. Avremo il tempo per questo." Con quelle parole, Carlos si trovò a essere stretto tra le braccia di Clarence. Dopo un momento, troppo stanco per resistere, si addormentò, sentendo il calore del corpo di Clarence avvolgerlo. …. Quando Clarence aprì gli occhi il giorno dopo, il primo pensiero che gli attraversò la mente fu che si trovava ancora nella caverna. Tuttavia, oggi c'era qualcosa di diverso. Guardò in basso, trovando Carlos addormentato sul suo petto. Una sensazione di protezione e desiderio lo avvolse, e mentre accarezzava i capelli scuri del ragazzo, pensò che ormai non riuscisse più a fare a meno di lui. Non si pentiva di nulla, neppure di aver perso il controllo la notte precedente. Ma l'idea che, quando sarebbero tornati nelle loro dimensioni, tutto sarebbe finito, lo rendeva inquieto. Carlos fece un piccolo movimento, e Clarence guardò nei suoi occhi azzurri appena aperti. Un sorriso si formò sulle labbra di Carlos, e Clarence si trovò con il cuore che batteva più forte. Rispose al sorriso, e gli chiese, "Hai dormito bene?" Carlos arrossì, diventando ancora più attraente ai suoi occhi. "Ho dormito benissimo, e tu?" rispose. "Non tanto," ammise Clarence, sorridendo. "Il pensiero di te tra le mie braccia non mi ha fatto rilassare." Carlos si avvicinò e, con coraggio, lo baciò con passione. Clarence rispose con altrettanta intensità, come se il bacio fosse una questione di vita o di morte. Quando si staccarono, Clarence si alzò per prendere dei vestiti puliti. Li lanciò a Carlos, dicendo: "Vai a cambiarti, dobbiamo metterci in moto per raggiungere il campo dove c'è l'esercito di Jared." Carlos sbuffò, ma si alzò, dirigendosi verso la sorgente per rinfrescarsi. Clarence lo guardò un'ultima volta, notando il suo fisico tonico mentre si allontanava. Non riuscì a trattenere un gemito di frustrazione e si preparò per un altro bagno freddo. … Carlos, dopo essersi fatto un bagno veloce e indossato una maglietta bianca che metteva in risalto il suo fisico, si trovò perso nei suoi pensieri. Non riusciva a smettere di pensare a Clarence, non solo alla sua bellezza, ma alla connessione che sentiva. Era come se qualcosa di più profondo stesse crescendo tra di loro. Improvvisamente, un forte mal di testa lo colpì. Si piegò in ginocchio, un senso di nausea che lo attanagliava mentre una visione si impadroniva della sua mente. Si ritrovò in una foresta, circondato dal verde, ma le urla lontane lo spinsero a correre verso una battaglia. Quando arrivò, vide Clarence combattere con un uomo vestito di nero. Poi, la spada di Clarence trafiggeva l'avversario, facendolo cadere a terra. Carlos gridò il suo nome, correndo verso di lui, ma quando arrivò, era troppo tardi. Clarence giaceva morto. La visione si dissolse, lasciando Carlos accasciato, con la testa tra le mani. Le lacrime gli solcarono il viso mentre l'incredibile dolore lo sopraffaceva. Una mano sulla sua spalla lo risvegliò dal dolore. Alzò lo sguardo e vide Clarence, vivo e in salute. Carlos si gettò tra le sue braccia, cercando conforto. “Che cosa è successo? Hai avuto una visione?” chiese Clarence, preoccupato. Carlos annuì, le lacrime ancora negli occhi, e si strinse a lui con tutte le sue forze. "Non posso dirtelo... ma è qualcosa di terribile." Clarence lo guardò, preoccupato. "Che cosa hai visto?" Carlos lo fissò negli occhi, il cuore che batteva forte. "Non posso dirtelo, ma devi fare attenzione. Se ti succede qualcosa... io non posso vivere senza di te." Clarence lo abbracciò con forza. "Non ti preoccupare, non mi succederà niente." In quel momento, Carlos capì che l'amore che provava per lui era ormai inevitabile, e giurò che avrebbe fatto di tutto per cambiare il futuro, per evitare che quella visione diventasse realtà. Si strinse più forte nelle braccia di Clarence, pronto a combattere per lui, per loro
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